In Italia le leggi sono disciplinate principalmente dal Codice civile e dal Codice penale. Quando questi rientrano nella fattispecie del Codice penale prendono il nome di reato penale. Ma scopriamo di più!
Il reato, in materia giuridica, è un atto volontario, che va a ledere un bene giuridico, la collettività e che costituisce un pericolo. Tuttavia, si sente spesso parlare di reato penale, un termine che viene ritenuto inesatto da parte di molti giuristi.
Questa definizione è superflua perché non esistono reati amministrativi o civili, ma si tratta esclusivamente d’illeciti puniti con una sanzione specifica del Codice penale. Reato e penale, quindi, sono la stessa cosa.
Quando un reato è penale?
Come accennato in precedenza, un reato è sempre penale perché altre tipologie d’illeciti, come quelli amministrativi, non prevedono pene e non coinvolgono la fedina penale, ma semplici sanzioni pecuniarie.
Si diventa colpevole del reato penale, però, non durante l’esecuzione delle indagini, ma solo dopo che vi è stata una condanna definitiva.
I reati, in base alle diverse sanzioni previste dalla legge, possono differenziarsi per il grado di gravità.
Ci sono quindi i delitti, ovvero i reati più gravi e le contravvenzioni, ritenute meno lesive. Ad esempio, condotte illecite come il furto, l’omicidio, lo spaccio di droga, l’evasione fiscale, l’abuso edilizio, e la bancarotta fraudolenta sono tutti reati.
I reati gravi prevedono pene detentive, come la reclusione per un determinato periodo di tempo, e l’ergastolo, che invece dura tutta la vita del condannato, oltre che pene pecuniarie solitamente con un importo particolarmente elevato.
Per i reati di minore importanza, ovvero le contravvenzioni, sono previsti l’arresto, senza detenzione, e l’ammenda anche questa sempre di natura pecuniaria.
Quando si estingue un reato penale
Ci sono particolari condizioni che permettono di far decadere il reato penale. Ad esempio, poiché il reato presuppone una responsabilità di tipo personale, in caso di morte del colpevole il reato e tutte le conseguenze vengono automaticamente estinte.
Si possono estinguere i reati anche se viene concessa l’amnistia. Si tratta di una legge speciale che deve essere approvata da due terzi dei componenti delle camere del Parlamento con la quale lo Stato rinuncia a punire alcuni illeciti. Si tratta di eventi particolari e in Italia l’ultima amnistia che è stata concessa risale al 1990.
La remissione della querela, ovvero il ritiro di una denuncia da parte di terzi, che può essere effettuata sia prima sia durante il processo, annulla di fatto il reato.
L’estinzione del reato si può avere anche per prescrizione, ovvero anche se non si è giunti a una sentenza definitiva, ma è solo trascorso un determinato periodo di tempo.
Questa norma si basa sul fatto che il passare del tempo fa venir meno la necessità di punire il colpevole. Ogni reato può avere un tempo variabile per essere prescritto e il calcolo inizia dal momento in cui è stato commesso l’illecito.
Il reato può essere estinto anche quando ad averlo commesso è un soggetto minore. Tuttavia, anche in questo caso è necessario che si verifichino alcune condizioni. Il perdono giudiziale per i minori ha come obiettivo quello di non compromettere lo sviluppo e la formazione dei ragazzi a seguito di una condanna.
I reati possono essere estinti se la detenzione è inferiore a due anni e la pena pecuniaria non supera i 1.549 euro. Il colpevole, invece, deve avere un’età compresa tra i 14 anni e i 18 anni e non aver commesso alcun reato in precedenza.
Il Giudice, però, deve ritenere anche che il minore colpevole del reato possa avere una buona condotta in futuro e quindi non costituire più un pericolo.