La tutela dell’ambiente oggi è diventata sempre più importante ecco perché ci sono diverse leggi e regolamenti che cercano di proteggerlo. Scopri con noi cosa dice la legge inquinamento ambientale!
La tutela dell’ambiente è una problematica molto seria e sentita, soprattutto dopo che negli ultimi anni si sono verificati vari disastri e cambiamenti che hanno messo a dura prova la natura e le sue risorse, abbiamo già affrontato come denunciare un reato ambientale, importantissimo per dare il via alle indagini e far arrestare e sanzionare chi causa questi disastri.
Oggi è diventato sostanziale prendersi cura dell’ambiente e al contempo riuscire a contrastare tutti quei comportamenti atti invece a danneggiarlo oppure inquinarlo, o contaminarlo con sostanze nocive per il terreno oppure per l’aria.
Oltre all’ inquinamento naturale, ovvero dovuto a fenomeni ed eventi che non hanno a che fare con l’uomo, particolarmente grave è l’inquinamento ambientale che viene causato dalle cattive condotte attribuibili all’attività umana, come l’emissione di sostanze nocive nell’ambiente, il danneggiamento delle risorse e processi industriali, solo per fare qualche esempio.
La legge ha previsto il reato d’inquinamento ambientale, così come si evince nel titolo VI-bis del libro secondo del Codice penale, andando a regolamentare in modo più preciso e severo i delitti ambientali.
Inquinamento la legge che salvaguardia l’ambiente
in un contesto in cui l’inquinamento globale è diventato un problema di enormi dimensioni, nel 2015, è stata introdotto la legge n. 68 che ha modificato il quadro normativo previgente.
Infatti, in questo modo, è stato introdotto un capo autonomo nel Codice penale proprio per i delitti di natura ambientale.
Inoltre, il Codice dell’ambiente è stato modificato per quanto riguarda l’estinzione degli illeciti amministrativi e penali relativi ai danni ambientali e sono state invece inasprite le sanzioni per alcuni illeciti.
Sono stati introdotti diversi articoli che vanno anche a estendere l’ambito di applicazione della legge e che rivedono, ad esempio, norme esistenti.
Tra queste, ad esempio, c’è l’art. 452-quater che aumenta la reclusione per il disastro ambientale, ex art. 434 c.p., prevedendo una pena che va dai 5 a 15 anni.
Reato d’inquinamento ambientale: cosa prevede la legge
Il reato d’inquinamento ambientale è disciplinato dall’art.451 del Codice penale ed è stato inserito appositamente dal legislatore nel 2015 per disciplinare questa condotta e distinguerla da altri articoli dello stesso Codice, parliamo quindi di un reato penale in piena regola.
Infatti, prima dell’introduzione di questa nuova norma, i danni all’ambiente venivano regolati dall’articolo che disciplinava il disastro ambientale, pur non essendo efficace e specifico.
Il reato d’inquinamento ambientale, invece, è un delitto a forma libera, che sanziona tutte le attività lesive, anche se non sono tali da ricadere nel disastro ambientale, oltre che le condotte sia di azione, sia di omissione.
Nel testo dell’art.451 c.p., invece, si evince chiaramente cosa si intende per reato d’inquinamento ambientale. Infatti, si tratta di tutte quelle azioni che portano una compromissione significativa e misurabile all’acqua, all’aria e al sottosuolo, a un ecosistema, alla flora e alla fauna.
In realtà, la legge punisce le cause dell’inquinamento ambientale identificando sia la compromissione, ovvero un peggioramento delle condizioni o delle risorse ambientali tale che il ripristino non sia agevole, sia il deterioramento che, invece, viene inteso come una condotta che ha effetti più lievi.
Il nuovo articolo del Codice penale, inoltre, aumenta anche i margini di punibilità previsti dal precedente art. 452 c.p. perché sanziona il danno anche se questo può essere reversibile, così come è stato confermato da una sentenza Cass. pen. n. 15865/2017.
Per il reato d’inquinamento ambientale, infatti, si applica una pena che va dai due ai sei anni di reclusione e una sanzione che varia da 10.000 a 100.000 euro.
Tuttavia, se l’inquinamento ambientale si verifica in un’area protetta o dove sussiste in vincolo paesaggistico, ambientale o storico, la pena viene aumentata di un terzo secondo quanto previsto dal secondo comma.