Arma da difesa legale

Cosa si intende per arma da difesa legale? Quali sono le caratteristiche che può avere un’arma per la difesa personale? Lo scopriamo insieme in questa guida dedicata!

Si sente parlare spesso di legittima difesa: infatti, sono numerosi i casi di cronaca in cui spesso, sia per l’istinto di sopravvivenza, sia per altri motivi, le persone sentendosi minacciate e in pericolo utilizzano un’arma per difendersi. 

Sebbene in caso di aggressione sia necessario chiamare immediatamente le forze dell’ordine per richiedere un loro intervento, molto spesso le persone reagiscono in maniera immediata e autonoma per difendersi.

In Italia, la legge ammette la possibilità di difendersi, in modo proporzionato all’offesa, ma solo se sussistono alcune condizioni. Per la legittima difesa, quindi, è possibile utilizzare armi per la difesa personale

Tuttavia, per evitare di incorrere in problemi e sanzioni, è bene sapere quali armi per la difesa personale sono consentite per legge.

Difesa personale e armi: quando si possono utilizzare

É bene sapere che l’utilizzo delle armi per difesa personale è consentito solo se si verifica una situazione di pericolo che sia concreta, ovvero che possa effettivamente minare la propria incolumità fisica o di chi è accanto. 

Le armi da difesa, quindi, possono essere utilizzate, ad esempio, in caso di aggressioni che vengono nella propria abitazione o quando si verifica una violazione di domicilio. 

La legittima difesa prevede l’uso dell’arma per difesa personale anche in altri contesti, ma in questo caso, non si infrange la legge se l’arma detenuta è legalmente dichiarate, ovvero si ha il diritto di possesso, come il porto d’armi per difesa personale e si è in condizioni di pericolo.

Il porto d’arma per difesa personale può essere richiesto al Prefetto se si è maggiorenni e solo se sussiste una valida motivazione. La sua durata è di 12 mesi.

Armi da difesa: quali si possono tenere

La legge sulla legittima difesa, art. 52 del Codice Penale, non indica in modo esplicito quali sono le armi per la difesa personale. Infatti, viene sanzionato l’utilizzo piuttosto che la tipologia di arma. In alcuni casi, ad esempio, se utilizzato impropriamente, un bastone potrebbe dimostrarsi più offensivo rispetto a una pistola o un coltello.

Tuttavia, il legislatore ha indicato che le armi da difesa domiciliare sono consentite se detenute in modo legittimo. 

C’è da dire, però, che è doveroso fare una distinzione tra due categorie di armi da difesa personale. Infatti, è possibile utilizzare un’arma impropria per difendersi, ovvero strumenti che non hanno quello scopo, quali una padella, delle posate, un cacciavite, etc.

Invece, quando si parla di legittima difesa per un’aggressione avvenuta nel proprio domicilio, la legge ammette l’uso di armi se si è in possesso di regolare licenza o nulla osta per l’utilizzo. Tra queste, quindi, ci sono le armi da fuoco, il taser e le armi bianche, ovvero pugnali e lame.

Armi per difesa personale senza autorizzazione

La legge prevede che ogni persona possa avere delle armi per la difesa personale, anche senza un’autorizzazione per la detenzione l’uso. 

Si tratta, ad esempio, degli spray al peperoncino che possono essere portati con sé anche in strada. L’uso di questo prodotto urticante è ammesso solo se si verifica un’aggressione e si vuole difendersi, inoltre il quantitativo non deve essere superiore ai 20 ml. 

È possibile utilizzare anche il noccoliere, ovvero il tirapugni. Tuttavia, la legge ammette l’utilizzo di questo strumento per la difesa personale solo all’interno del proprio domicilio. 

Simile al taser, il dissuasore elettrico, utile per rendere debole un eventuale aggressore, è un altro strumento  che può essere utilizzato, ma anche in questo caso l’uso è consentito nella propria abitazione.