Quanto tempo ho per pagare una multa? Il pagamento della multa deve avvenire entro specifici termini: lo scopriamo insieme in questa guida!
Se hai commesso un’infrazione e hai preso una contravvenzione, una delle prime cose da sapere è quali sono i termini per il pagamento della multa.
Bisogna sapere, infatti, che anche se non sussistono problematiche di tipo penale per le multe non pagate, effettuare il pagamento oltre il tempo previsto può comportare una maggiorazione dell’importo e conseguenze spiacevoli, quali il fermo amministrativo del veicolo o il pignoramento.
Pagare la multa entro i tempi previsti è sempre consigliato, ma è bene sapere anche a si va incontro se si superano i termini per il pagamento delle multe.
Tempo per pagare una multa
Quando si legge un verbale, viene specificato in modo chiaro e preciso quali sono i tempi per pagare una multa, l’importo da corrispondere e le modalità.
Se il pagamento avviene entro 5 giorni dalla consegna della multa, si dovrà versare l’importo ridotto del 30%. Il verbale riporta automaticamente questa somma. Se, invece, il pagamento avviene entro i 60 giorni successivi, si dovrà pagare la sanzione minima.
Quando il pagamento avviene dopo questo lasso di tempo, invece, ovvero a partire dal 61esimo giorno, si pagherà l’importo in misura piena e non si potrà più ottenere la decurtazione della multa.
Il tempo per il pagamento di una multa si calcola in modo diverso in caso di contestazione. Se questa avviene quando è stata notificata l’infrazione, ovvero rivolgendosi direttamente alla Polizia, il termine per il pagamento è di 60 giorni dalla data di consegna del verbale.
In realtà, si può anche non firmare la contravvenzione, ma spesso questo comporta un addebito dei costi di notifica per l’invio della multa al proprio domicilio.
Se, invece, le multe non sono contestate al momento dell’infrazione, i tempi per pagare una multa decorrono dalla data di notifica del verbale, ovvero quando chi ha commesso l’infrazione riceve la raccomandata informativa.
Le multe possono anche essere notificate tramite PEC e, in questo caso, farà fede la data d’invio dell’e-mail. Quindi è sempre bene controllare la propria e-mail PEC nel caso in cui sia arrivata una multa al proprio indirizzo.
L’unico caso in cui non si deve pagare la multa è se si vuole procedere con il ricorso. In questo caso, bisognerà compilare il modulo per il ricorso e inviarlo all’indirizzo che si trova all’interno della multa.
Quanti giorni ho per pagare la multa?
Il trasgressore ha 5 giorni di tempo per pagare la multa con uno sconto del 30%, 60 giorni per pagare la contravvenzione a tariffa minima e può comunque effettuare il pagamento in ogni momento dopo questo termine.
In questo caso, però, si pagherà una maggiorazione pari al 10% ogni semestre e, quindi, il rischio è di ritrovarsi a saldare una sanzione particolarmente salata.
Inoltre, rispettare i termini del pagamento delle multe permette anche di prevenire che la contravvenzione venga iscritta a ruolo, ovvero sia gestita dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione e che, quindi, venga notificata tramite cartella esattoriale.
Questo procedimento, che porta a conseguenze più gravi, fino al pignoramento dello stipendio, del conto corrente o della pensione, viene interrotto dalla prescrizione della multa.
Da quando partono i 5 giorni per pagare la multa?
I cinque giorni vengono calcolati a partire dal giorno della violazione, noto come “giorno zero”, che non viene conteggiato. Il beneficio termina alla mezzanotte del quinto giorno, a meno che il quinto giorno non sia festivo, nel qual caso la scadenza è prorogata al primo giorno lavorativo successivo.
Infatti, trascorsi 5 anni dalla notifica della multa, questa perde la sua validità e chi ha commesso l’infrazione non dovrà più pagare.
Questo termine, però, si calcola dall’ultima comunicazione ricevuta. Quindi si effettua il calcolo dalla ultima ricevuta di intimazione del pagamento da parte dell’ente di riscossione. Tuttavia, se il debitore riceve comunque un’intimazione al pagamento dopo il periodo di prescrizione, sarà costretto a rivolgersi al Giudice per l’annullamento della sanzione.