Cosa si intende per reato di stalking? Quali sono i motivi per i quali è possibile essere accusati secondo il Codice penale o per cui si può fare denuncia? Scopriamolo!
Spesso tra le notizie di cronaca salta sempre di più all’occhio il reato di stalking.
Si tratta, purtroppo, di un illecito molto diffuso che si verifica quando una persona commette atti persecutori nei confronti di un’altra, sia di persona, sia attraverso canali di comunicazione virtuali come e-mail, chat, messaggi su WhatsApp o su altri canali di messaggistica immediata.
Questo comportamento è oggetto di querela e chi lo subisce può fare richiesta al Questore per l’ammonimento. In alcuni casi, inoltre, per il reato di stalking esiste anche la procedibilità d’ufficio.
Come comportarsi, quindi, se si subisce un reato di stalking?
Reato di stalking Codice penale: cosa dice la normativa
Il reato di stalking si verifica quando una persona perseguita un’altra: questo può avvenire sia fisicamente, ovvero facendosi trovare spesso nei luoghi frequentati dall’altro individuo, come la casa o il posto di lavoro, sia virtualmente, ovvero attraverso i social network o i canali di comunicazione online.
Lo stalking, infatti, può avvenire anche mandando messaggi non desiderati e insistenti su Facebook e su WhatsApp o se si verificano continue intrusioni nella vita privata di una persona attraverso i social network.
Si può trattare di una situazione molto spiacevole che spesso spinge chi subisce lo stalking a rivolgersi a un avvocato per far cessare questi comportamenti.
Tuttavia, anche se il reato di stalking è previsto dal Codice penale, molto spesso l’intervento di un legale o dei Carabinieri è solo un passo verso la risoluzione definitiva della questione.
Reato di stalking pena e misure di protezione della vittima
Chi commette il reato di stalking può essere soggetto a una reclusione che va da sei mesi a cinque anni, ma che può prevedere anche aggravanti che vanno ad aumentare la pena. Ad esempio, la situazione è più complessa se il reato di stalking viene attribuito dal coniuge anche separato o divorziato, oppure se ciò avviene per via telematica.
Inoltre, anche la pena del reato di stalking è più severa se è coinvolto un minore, se avviene nei confronti di una donna in gravidanza o di una persona con disabilità
Il reato di stalking, oltre alla pena per chi commette questo illecito, prevede anche l’adozione di alcune misure di protezione per tutelare la vittima.
Tra queste, ad esempio, ci sono:
- la custodia cautelare in carcere;
- il divieto di avvicinamento;
- il divieto di comunicazione, che comprende anche il divieto di guardare per intimorire o minacciare.
Reato di stalking procedibilità d’ufficio, quando è possibile?
La procedibilità d’ufficio significa che la Procura della Repubblica può procedere direttamente nei confronti della persona offesa anche in assenza di denuncia o di querela.
Ad esempio, il reato di stalking può essere processato d’ufficio solo quando il fatto illecito viene connesso con un altro delitto che comporta, appunto, questa procedura come nel caso del reato di sostituzione di persona.
É importante sapere che per essere considerati degli atti persecutori, i comportamenti di stalking devono causare una sorta di disagio psicologico per la vittima, ovvero è necessario che si riscontrino delle condotte alterate delle proprie abitudini e del proprio modo di vivere da parte della vittima.
In ogni caso, chi subisce il reato di stalking può presentare una querela entro sei mesi dall’atto persecutorio subito che ha anche una funzione repressiva nei riguardi di colui che adotta tali comportamenti.
Invece, di più recente introduzione è l’ammonimento del Questore“ che sulla base di alcune segnalazioni effettuate dal soggetto perseguitato, diffida il soggetto dal perseguire i suoi atti intimidatori.