Citazione diretta a giudizio

Cos’è la citazione diretta a giudizio? E quando è possibile che ciò avvenga da parte del Pubblico Ministero? Lo scopriamo in questa guida! 

Ovviamente per capire cosa vuol dire citazione diretta a giudizio puoi consultare il nostro articolo, ma se ricevi una citazione diretta a giudizio è sempre meglio rivolgersi ad un avvocato.

Cosa vuol dire citazione diretta a giudizio?

La citazione diretta a giudizio è la modalità d’esercizio che prevede un’azione penale diretta da parte del Pubblico Ministero. La citazione a giudizio è prevista per tutti quei reati di competenza del Tribunale in composizione monocratica. 


Il decreto di citazione diretta a giudizio dunque si applica a tutti quei reati che prevedono dei delitti che sono puniti con una reclusione che non supera i quattro anni, con una multa, oppure con entrambe. 

Si può ricevere una citazione penale anche nel momento in cui si effettuano reati come ad esempio: minaccia oppure resistenza a un pubblico ufficiale. Oppure viene emesso un decreto citazione a giudizio in quanto si è responsabili di oltraggio a un magistrato in udienza e diversi reati che portano a violazioni che non prevedono in genere un’udienza preliminare.  

Infatti, come in questi casi citati, il Pubblico ministero, dunque, se lo desidera può esercitare un’azione di citazione a giudizio con un decreto che non prevede il rinvio a giudizio e che porta ad escludere anche l’udienza preliminare. 

Reati a citazione diretta: quali sono? 

Come riportato dall’art 550 cpp, i reati attribuiti al giudice monocratico possono dar luogo ad una citazione diretta oppure c’è anche un secondo caso nel quale in cui si fa luogo ad un’udienza preliminare in tutti i casi che sono attribuiti alla cognizione del Giudice Monocratico anche se non sono inclusi all’interno delle ipotesi di citazioni diretta. 


Quando manca l’udienza preliminare, il PM ha delle funzioni propulsive per l’invio del processo al Giudice del Dibattimento, in quanto è l’organo dell’accusa che procede all’emissione del decreto per la citazione a giudizio diretta. 

I principali reati per i quali è possibile essere citati in modo diretto dal PM ci sono: 

  • Violenza o minaccia ad un pubblico ufficiale 
  • Resistenza ad un pubblico ufficiale 
  • Oltraggio ad un magistrato in udienza aggravato 
  • Violazione dei sigilli in modo aggravato 
  • Rissa aggravata (in questo caso sono escluse problematiche come lesioni gravi o molto gravi, lesioni personali stradali, e tutto ciò che rientra di norma nell’articolo 590 bis del codice penale) 
  • Furto aggravato
  • Ricettazione 

Ci sono casi in cui, come accennato, il PM può esercitare un’azione penale con citazione diretta per un reato per la quale è prevista un’udienza preliminare e la relativa eccezione è proposta in un termine indicato da parte dell’articolo 491 comma 1. Il giudice dispone ciò con ordinanza e la trasmissione degli atti al PM. 

Cosa contiene la citazione a giudizio 

Vediamo ora come funziona la citazione a giudizio e cosa contiene Il decreto di citazione diretta a giudizio a giudizio contiene al suo interno: 

  • L’identificazione dell’imputato, del difensore o della persona offesa 
  • Formulazione dell’accusa rivolta ad un imputato mediante l’enunciazione del fatto in forma precisa e chiara 
  • Data e la sottoscrizione da parte del PM e dell’ausiliario 

Inoltre, all’interno del decreto c’è un’indicazione del Giudice competente, del luogo, del giorno in cui bisogna comparire. L’avviso di facoltà per nominare un difensore di fiducia e in mancanza dalla nomina di un legale di ufficio, avvertimento delle possibilità, se ne ricorrono i presupposti l’accesso al rito abbreviato, all’oblazione e al patteggiamento. 

Infine, si deve comunicare anche la facoltà delle parti e difensori per prendere visione ed estrarre la copia del fascicolo delle indagini preliminari depositato presso la segreteria del PM. 

Il decreto, infine, deve essere notificato all’imputato, al difensore e alla persona offesa 60 giorni prima della data di udienza. 

Se l’imputato non è identificato il decreto di citazione diretta a giudizio è nullo. La mancata identificazione in modo certo o insufficiente, l’enunciazione del fatto in forma non chiara o precisa, l’assenza di indicazione di qualunque dettaglio necessario all’interno del decreto portano al suo annullamento con la presentazione di una richiesta di oblazione. 

Chi fa la citazione diretta a giudizio?

La citazione diretta a giudizio è effettuata dal pubblico ministero (PM) o dal querelante nel caso di reati perseguibili d’ufficio. Il PM è un rappresentante dell’accusa, mentre il querelante è la persona offesa dal reato. Entrambi hanno il diritto di chiedere il processo per far valere le proprie accuse e ottenere una sentenza da parte del tribunale. Durante il processo, vengono presentate le prove e i testimoni per sostenere l’accusa e difesa.