Quanto tempo ho per denunciare un infortunio sul lavoro?

Nel contesto di un infortunio sul lavoro, è cruciale essere a conoscenza delle procedure e delle tempistiche burocratiche per agire correttamente e prevenire eventuali sanzioni. Una domanda chiave in queste situazioni è: “Qual è il termine per la denuncia di infortunio sul lavoro?”. Questo articolo esplora la tematica sia nel settore pubblico che in quello privato, chiarificando la definizione di infortunio sul lavoro, i casi in cui è necessario effettuare la denuncia, i tempi previsti per farlo, e le distinzioni tra denuncia e comunicazione di infortunio.

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Cosa intendiamo per infortunio sul lavoro?

Conforme al D. P. R. del 30/06/1965, un infortunio sul lavoro è definito come una lesione, di gravità variabile, che si verifica nell’ambito lavorativo. Questo può manifestarsi in forme diverse, come un impatto causato da una caduta o un taglio profondo. Per essere classificato come tale, l’infortunio deve essere il risultato diretto di un incidente correlato all’esecuzione delle mansioni lavorative.

Ciò esclude esplicitamente lesioni accidentali che derivano da comportamenti imprudenti e non appropriati per l’ambiente di lavoro. Inoltre, per essere riconosciuto, l’infortunio deve comportare una prognosi di assenza dal lavoro di almeno tre giorni.

È importante sottolineare che il D. P. R. relativo agli infortuni sul lavoro copre anche le conseguenze più gravi dell’infortunio, come l’invalidità parziale, l’invalidità permanente o l’eventuale decesso.

Differenza tra denuncia di infortunio e comunicazione di infortunio

Quando si verifica un infortunio sul lavoro, è mandatorio per l’azienda informare le autorità competenti, indipendentemente dalla gravità dell’incidente come valutata dal medico. Tuttavia, è cruciale comprendere la distinzione tra comunicazione e denuncia di infortunio:

  • Comunicazione: Se la prognosi dell’infortunio è inferiore ai tre giorni, si procede con una comunicazione al SINP (Sistema Nazionale per la Prevenzione). Questa procedura ha lo scopo di raccogliere dati per analisi statistiche, senza ulteriori implicazioni.
  • Denuncia: Contrariamente, se la prognosi supera i tre giorni, la comunicazione si trasforma in una denuncia formale all’INAIL. In questo contesto, l’INAIL assume la responsabilità di fornire un’indennità all’infortunato, calcolata in base alla natura e alla gravità del danno subito. Inoltre, a seconda della serietà dell’infortunio, l’INAIL può intraprendere indagini per identificare le cause e, se necessario, imporre sanzioni all’azienda per eventuali negligenze nelle misure di sicurezza, come previsto dagli articoli 100 e 102 del Testo Unico sull’Assicurazione per gli Infortuni sul Lavoro.

È fondamentale sottolineare che un evento viene qualificato come infortunio sul lavoro non solo se accade all’interno del luogo di lavoro, ma anche se si verifica in itinere, ovvero durante il tragitto tra la residenza del lavoratore e il suo posto di lavoro, e viceversa.


Procedure e Tempistiche per la Denuncia di Infortunio sul Lavoro

Conformemente all’articolo 53 del decreto del Presidente della Repubblica del 30 giugno 1965, n. 1124, è obbligatorio procedere con la denuncia di infortunio in tutti i casi in cui i lavoratori siano soggetti a una prognosi medica di almeno tre giorni a seguito di un incidente. Di seguito sono illustrate le modalità specifiche per il settore privato e pubblico.

Nel Settore Privato:

  • Obbligo di Denuncia: L’azienda è tenuta a denunciare l’infortunio all’INAIL.
  • Modalità di Denuncia: Dal 2016, la denuncia deve essere effettuata esclusivamente in forma telematica attraverso il portale dell’INAIL.
  • Tempistiche: La denuncia deve essere inoltrata entro 48 ore dall’occorrenza dell’infortunio. Questo intervallo si riduce a 24 ore in casi di estrema gravità, come la morte o il serio pericolo per la vita dell’infortunato.
  • Documentazione Necessaria: Il datore di lavoro deve essere in possesso di un certificato medico, o del relativo numero seriale, che specifichi dettagliatamente la natura dell’infortunio e la prognosi. Sebbene il certificato sia generalmente inviato in modo telematico dal personale medico, può capitare che venga consegnato manualmente in formato cartaceo. In tale circostanza, spetta al lavoratore assicurarsi che l’azienda riceva una copia del certificato, tramite consegna diretta, invio telematico o delega a terzi.

Nel Settore Pubblico:

  • Tempi di Denuncia: Non vi sono differenze significative rispetto al settore privato per quanto riguarda i tempi di denuncia.
  • Procedura: I lavoratori coinvolti in un infortunio devono prontamente informare l’azienda dell’accaduto. L’azienda, a sua volta, ha l’obbligo di comunicare l’evento all’INAIL entro due giorni dalla ricezione della comunicazione da parte dei dipendenti.

In entrambi i settori, è fondamentale aderire scrupolosamente alle tempistiche e alle procedure stabilite per garantire una corretta gestione degli infortuni sul lavoro e assicurare la dovuta tutela ai lavoratori coinvolti.

Conseguenze della Mancata Comunicazione di Infortunio e Differenze negli Indennizzi tra Settore Privato e Pubblico

La mancata comunicazione di un infortunio può avere serie ripercussioni sia per l’azienda che per il lavoratore. Ecco cosa accade in caso di mancata comunicazione:

  1. Mancata Comunicazione da Parte dell’Azienda:
    • L’azienda che non comunica l’infortunio all’INAIL si espone a sanzioni pecuniarie che variano da 1.290 euro a 7.745 euro.
    • Il pagamento della sanzione deve essere effettuato tramite il modello F23 entro 15 giorni dalla notifica, generalmente inviata tramite PEC.
    • In caso di mancato pagamento nei termini previsti, l’Ispettorato del Lavoro può intervenire per riscuotere la sanzione attraverso un’ingiunzione di pagamento.
  2. Mancata Comunicazione da Parte dei Lavoratori:
    • Se il lavoratore non informa l’azienda dell’infortunio, può perdere il diritto alla copertura INAIL per i giorni precedenti la consegna del certificato medico all’azienda.
    • Oggi, il rischio di mancata comunicazione è ridotto grazie all’obbligo per i medici di compilare il certificato di infortunio in forma telematica.

In caso di irregolarità, l’Ispettorato del Lavoro può intervenire per verificare la situazione e stabilire eventuali sanzioni.

Differenze negli Indennizzi tra Settore Privato e Pubblico:

  • Settore Privato:
    • I lavoratori ricevono il 60% della retribuzione dal terzo al 90° giorno di infortunio e il 75% dal 91° giorno fino alla completa guarigione o fino al massimo di 180 giorni.
  • Settore Pubblico:
    • I lavoratori percepiscono l’intero stipendio direttamente dall’azienda per tutta la durata dell’infortunio, senza indennizzo INAIL.

È essenziale ricordare che per infortunio si intendono non solo gli eventi traumatici ma anche danni alla salute dovuti a contaminazioni o infezioni, come il Covid-19. Tuttavia, le specifiche condizioni possono variare in base al contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) di riferimento. Pertanto, è consigliabile consultare il proprio CCNL per informazioni dettagliate. In caso di incidenti e dubbi sulle normative applicabili, è opportuno rivolgersi a associazioni di categoria, sindacati, patronati o consulenti del lavoro per una consulenza personalizzata.